non li ho più rivisti
Una volta ho sentito una storia incredibile, ma nemmeno tanto che riguardava l’Oktoberfest. Chi l’ha raccontata non è mai stato un tipo raccomandabile ma io credo ad ogni parola che esce dalla sua bocca…
Da settimane parlavamo di andare a Monaco per l’Oktoberfest, era il 2004 e in quegli anni lavoravo con altri tre colleghi ad alcune piattaforme informatiche. Si lavorava anche 12 ore al giorno e quindi bisogna evadere e prendersi qualche giorno di svago. Si parla solo di lavoro, di clienti, di soluzioni e di tempi da rispettare e quindi quei tre colleghi li conoscevo poco fuori dall’ambito professionale. Per loro credo che sia valso lo stesso discorso nei miei confronti, insomma tutti morivamo dalla voglia di sbragarci e conoscerci di più. Appuntamento a Famagosta alle ore 11 del sabato mattina, con arrivo in prima serata a Monaco e prime birre dalle nove in poi. Passat Station Wagon familiare del Marione bella piena e rock anni 90 per colonna sonora. Entriamo nella zona della fiera alle 20,45 come bambin al Luna Park e tutti cercano di rimanere calmi e scegliere in quale capannone infilarsi, già file ai bagni e musica locale a palla che arriva da ogni lato. Decido di affacciarmi in uno stand coloratissimo e pieno di gente, dando appuntamento ai miei colleghi alla zona bagni dopo 15 minuti … un gruppo di ragazzi e ragazze salta senza un perché e mi invita ad unirmi a loro, detto fatto sono li e mi passano la prima birra da assaggiare. Quando mi siedo con loro per ricambiare la birra offerta i 15 minuti sono già passati e penso che poi ritroverò i miei colleghi nei paraggi.
Musica, birra, risate … Oktoberfest
In un’ora imprecisata della notte esco dallo stand e inciampo mentre cerco con lo sguardo i miei colleghi, cado, risate sparse. Dove sono Marione e gli altri?
Non li ho mai più rivisti!